In questa intervista, realizzata ieri mattina a Roma, spiego le ragioni che mi hanno indotto a dare la mia disponibilità politica, spiego perché le pulsioni assenteiste rappresentano una strategia nichilista e suicida, racconto cosa voglio fare in Parlamento e perché queste cose non potranno essere mai fatte dai grandi partiti che adesso si candidano a governare.
È necessario inserire in Costituzione il diritto all’accesso alla rete internet e alla conservazione in stato di piena funzionalità dei profili digitali di ogni cittadino.
È necessario fare una legge che imponga il divieto assoluto per i fornitori di servizi digitali che operano sul territorio italiano, compresi i diari testuali o multimediali come i social network o i portali di condivisione video come Youtube, di chiudere i profili personali, censurare, rimuovere o in qualunque modo rendere meno accessibili i contenuti pubblicati dai cittadini, così come di impedire loro l’accesso e la fruizione delle funzionalità offerte, se non in seguito a un’ordinanza della magistratura.
È necessario fare una legge che impedisca alle banche e ai gestori di moneta elettronica, ivi compresi i portafogli digitali, di chiudere unilateralmente e arbitrariamente i conti correnti dei clienti o di rendere indisponibili i loro fondi, se non in seguito a comprovati fatti criminosi.
È necessario preservare l’utilizzo del contante dagli attacchi che puntano ad abolirlo, per consegnarci un mondo dove siamo tutti alla mercé dei grandi attori finanziari, delle grandi multinazionali digitali e delle organizzazioni paragovernative che puntano a realizzare un controllo sociale da imporre tramite il ricatto: “se non fai quello che ti dico, ti chiudo i conti e non mangi più“.
È necessario che le organizzazioni di Fact-checking, che si ergono a custodi della verità ma spesso sono macchine del fango organizzate, rivelino per legge ogni loro fonte di finanziamento.
È necessario regolamentare le trasmissioni televisive che si occupano di temi politici e di attualità, perché non sia più loro consentito ledere i buoni principi del pluralismo, negando spazi ai portatori di idee ed opinioni di minoranza o sgradite al sistema di potere. Non deve più accadere che vi siano ospiti che possono impunemente invocare il piombo sulla folla, come fece Giuliano Cazzola, senza che il conduttore si sentisse in dovere neppure di dissociarsi.
Sono d’accordo. Continua così.
Ottima idea. Speriamo non sia troppo tardi.
D’accordissimo
Per me hai dimostrato ampiamente di essere dalla parte dei cittadini . Di tutto il fronte del dissenso sei la persona piu’ credibile . Ti auguro di andare in Parlamento . Grazie per il tuo impegno .
Che la forza sia con Te Claudio Messora!
Abbiamo bisogno di persone capaci, intelligenti, generose, oneste e coraggiose.
Qualità che si sommano, tutte, nella Tua figura.
Sono d’accordo con te Claudio. Il mio voto andrà al movimento in cui sei candidato
Che Dio ti benedica.
Caro Claudio come pioniere dell’informazione libera hai fatto la scelta giusta nel candidarti in Italia Sovrana e Popolare. Grazie per il tuo contributo. Patrizia
Sull’utilizzo del contante (e lotta all’evasione fiscale, almeno quella di ultima istanza).
Come propose oramai oltre un decennio fa il movimento “Per il bene comune”, una via semplice ci sarebbe, tenendo fuori le banche.
Volenti o nolenti, tutti noi abbiamo assegnato un codice fiscale. Abbiamo anche una tessera sanitaria.
Tramite quest’ultima (per non creare ulteriori carrozzoni digitali), ogni cittadino all’atto dell’acquisto di un bene servizio, si fa registrare la sola transazione, un po’ come avviene oggi in farmacia, poi paga come meglio crede, anche col baratto se preferisce; niente commissioni o passaggi interbancari.
A fine anno, tutte le transazioni registrate si portano in detrazione per il 40% (o quota da stabilire, finanziaria per finanziaria).
Abbastanza semplice come procedura, abbastanza chiara da comprendere.
Nella ipotesi dell’epoca, parliamo del 2008/2010, il cittadino avrebbe avuto tutto l’interesse a chiedere la registrazione della transazione al venditore/fornitore di servizi e la piaga dell’evasione fiscale si sarebbe quanto meno attenuata, con gettiti in risalita per le casse dello stato, stante l’amara constatazione che la metà dei cittadini, iper tassati, si tiene sulle spalle l’altra metà, di cui un’enorme fetta ‘scrocca’ i servizi pagati dai gonzi.
Per Cazzola servono, almeno, i ceppi ai piedi e mi meraviglia che la magistratura, tanto attenta, non l’abbia denunciato per istigazioni alla violenza e che il conduttore non gli abbia intimato di chiedere scusa per quanto il Cazzola espresse.
il tema di internet è fondamentale, e certo non potrà una legge italiana normare il cosiddetto darkweb, ma almeno puntare a monitorare; i principi etici, quelli sono da esplicitare. è un piccolo suggerimento.
Caro Claudio,
nel tuo post dove annunci la tua disponibilità politica [1] ed in cui dichiari di voler “portare la battaglia ad un livello superiore”, non posso che essere d’accordo con te. Però c’è qualcosa che dovresti conoscere ed è una informazione assai poco nota.
In realtà questa battaglia dovrebbe essere portata a distruggere il “livello nascosto” presente nel mondo digitale, Internet ovviamente compresa.
Esso si chiama “Livello -3” [2].
Tale informazione è così spiacevole per i poteri forti che è stata subito CENSURATA [3] da parte di Amazon (guarda caso il proprietario del Public Cloud più grande del mondo).
Cordiali Saluti.
Valter
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Note
[1] https://www.byoblu.com/2022/08/07/messora-annuncia-la-sua-disponibilita-politica-da-indipendente-nella-battaglia-per-linformazione-libera/
[2] https://youtu.be/4l5pXNkgn3g
[3] https://youtu.be/LuNcw7qT2jA