Alla conferenza stampa di presentazione dei candidati di Italia Sovrana e Popolare, Francesco Toscano presenta Giorgio Bianchi, fotoreporter di guerra inserito nelle liste di proscrizione di un sito gestito dai servizi segreti ucraini, ospitato da server della Nato, dove si individuano i nemici da eliminare.

Giorgio Bianchi parla di emergenza democratica, iniziando da quella della libertà di stampa, per proseguire con il ritorno di Mario Draghi, di cui il meeting di Comunione e Liberazione ha gettato le basi. C’è anche spazio per una previsione: “Mi assumo la responsabilità di dire che che Italia Sovrana e Popolare entrerà in parlamento con percentuali sorprendenti: sopra il 7%“.

Italia Sovrana e Popolare“, continua Bianchi, “fa paura perché è l’unica forza politica che ha superato gli steccati ideologici. L’unica che è andata oltre le finte categorie della cosiddetta destra e della cosiddetta sinistra. Quando si combatte in trincea non si guarda all’estrazione sociale o alle occupazioni precedenti di chi combatte al tuo fianco“.

La politica dovrebbe dare voce a chi non ne ha. In questi due anni ci sono state milioni di persone che non ne hanno avuta.“, aggiunge infine Bianchi, prima di chiosare amaramente: “Io mi sono ritrovato a Bologna con mio figlio a mangiare per strada, al freddo, e vedevo davanti a me la finestra del ristorante, con dietro quelli seduti che guardavano me e la mia famiglia fuori.. Sembravamo dei neri negli anni ’50. Questo non deve più succedere. È uno spartiacque tra noi e loro. Noi siamo qui perché questo non accada mai più!“.