Sono nato nel 1968, ad Alessandria D’Egitto. Ho compiuto studi scientifici, senza laurearmi. Ho fatto il musicista fino a 28 anni, vendendo anche molti dischi in diverse parti del mondo e con una vittora ex aequo a Castrocaro 1991 (cantava Luisa Corna).

Nella seconda parte della mia vita mi sono occupato di informatica, fino a quando, intorno al 2002 (anno più, anno meno) ho aperto un blog con lo pseudonimo di Byoblu, nel quale pubblicavo riflessioni, immagini e musica esclusivamente per me stesso e per i miei amici. Dopo un’esperienza a Dubai come general manager di una società di interior design, nel 2005, e dopo essermi occupato di riconoscimento vocale fino al 2007, verso i 39 anni ho convertito il mio vecchio blog in un sito dove facevo inchieste e realizzavo interviste utilizzando il video come linguaggio principale.

Nel 2009 ho seguito le vicende del terremoto abruzzese. Ero sul posto nella tragica notte di quell’aprile e non ho più avuto cuore di andarmene, restando per lunghi mesi in Abruzzo, ospite di un popolo meraviglioso che invocava verità, per il quale Byoblu divenne presto un punto di riferimento fondamentale.

Per le mie inchieste realizzate a L’Aquila, che sono state anche agli atti del processo contro la Commissione Grandi Rischi, nel 2010 ho vinto il Primo Premio Agenda Rossa in memoria di Paolo Borsellino e il XXXI Premio Ischia Internazionale del Giornalismo, categoria social network.

Tornato a Milano, ho preso ad occuparmi del governo tecnico presieduto da Mario Monti, illuminando i riflettori sui suoi legami con i grandi consessi internazionali privati e antidemocratici. A questo nuovo ciclo di inchieste si devono le mie prime apparizioni televisive: Servizio Pubblico con Michele Santoro e Giulia Innocenzi, Rapporto Carelli su SkyTg24, Matrix su Canale5 e poi L’Ultima Parola su Rai Due, condotta da Gianluigi Paragone, dove per tre anni ho svolto il ruolo di commentatore stabile all’interno del parterre degli ospiti.

Byoblu diventa così velocemente uno dei principali punti di riferimento nell’universo del nascente Movimento Cinque Stelle. Gianroberto Casaleggio, che avevo conosciuto in occasione del V2 Day a Torino, in piazza San Carlo nella primavera del 2008, dove ero stato chiamato a suonare e cantare sul palco, mi chiama spesso per confrontarsi sui temi di interesse pubblico, fino a quando mi chiede di assumere la guida della Comunicazione del Movimento, in occasione delle elezioni dove avrebbe preso quasi 9 milioni di voti.

Il mio incarico inizia al Senato della Repubblica e continua, l’anno dopo, al Parlamento Europeo, dove mi viene chiesto di creare le condizioni perché i 17 europarlamentari in procinto di essere eletti trovino al loro arrivo un’organizzazione stabilita e una casa all’interno dei gruppi politici europei, senza la quale il progetto sarebbe di certo naufragato per insussistenza di qualsiasi influenza concreta nei processi parlamentari. Il Movimento mi riconosce così il merito di avere reso possibile l’alleanza con il gruppo di Nigel Farage, il politico inglese, nel grande gruppo politico europeo EFD, che sarebbe divenuto così EFDD: Europe of Freedom and Direct Democracy.

Alla fine del 2014, in seguito a disaccordi profondi sulla linea politica del Movimento, a mio parere completamente distante dai contenuti della campagna elettorale, il mio rapporto con il Movimento Cinque Stelle giunge al termine.

Dal 2015 torno ad occuparmi a tempo pieno di Byoblu, che assume un ruolo sempre più determinante nel panorama dell’informazione indipendente in Italia, dando voce a tutte quelle realtà e quelle opinioni che non trovano spazio all’interno dei media cosiddetti mainstream, troppo legati alle dinamiche di potere ed espressione della classe dirigente, ma non delle autentiche istanze dei cittadini.

Byoblu diviene così una società nel 2019, poi una testata giornalistica ed televisione con cinque canali regionali nel 2020, infine una televisione nazionale nel 2o21 e perfino una radio nel 2022. Attualmente conta decine di dipendenti ed un numero altrettanto elevato di collaboratori. E soprattutto, cosa che rende Byoblu una televisione unica nel panorama mondiale, è interamente finanziata attraverso libere donazioni mensili dal suo pubblico.

A fronte dello scioglimento delle camere e dell’indizione di elezioni politiche anticipate, nell’estate 2022, preso atto dell’impossibilità di unire il fronte del dissenso, dopo numerosi appelli, ho deciso di rendermi disponibile politicamente, con la finalità principale di sensibilizzare sulla necessità di andare a votare, per contrastare una diffusa propensione all’astensionismo che a mio parere sarebbe nefasta per chi ritiene che i diritti e la libertà dei cittadini vadano tutelati nei confronti di un crescente sistema di governo basato sull’emergenza continua e sulle restrizioni personali, e con l’obiettivo di portare in Parlamento, in caso di elezione, la battaglia per la libertà di informazione, per il pluralismo e contro ogni forma di manipolazione del dibattito pubblico per mano dei media. Ho dunque accettato la proposta di Francesco Toscano di mettere a disposizione la mia candidatura nelle liste elettorali di Italia Sovrana e Popolare.

Sono sposato, sono padre di quattro figli e ho due cani, chiamati come le due principali guerriere della serie Tv Vikings: Lagertha e Aslaug (detta Asla per semplicità). Inoltre, passo tutto il tempo libero che riesco a ritagliarmi sui miei tre pianoforti a coda, nel tentativo di comprendere la musica immortale di Beethoven. Suonarla mi riallaccia ad un cammino interrotto verso i 14 anni, e mi riavvicina a mio padre, pianista sopraffino, che mi ha trasmesso l’amore per la musica classica.

Tutta la mia storia, perlomeno quella pubblicamente rilevante, è raccontata con dovizia di particolari nel libro “Il Disallineato”, edito da Rizzoli, disponibile qui: https://rizzoli.rizzolilibri.it/libri/il-disallineato/