Elogio del complottista: il testo definitivo di Francesco Carraro che ogni complottista “critico” deve tenere sul comodino.

Sei un complottista!

Complottista!”, quante volte ve lo sarete sentiti dire? Qualche volta avrete ribattuto, fieri delle vostre idee. Qualche altra volta, dopo l’ennesima discussione sterile che si arena sulla battigia delle frasi fatte, vi sarete abbandonati a qualche minuto di sconforto. Qualche altra volta ancora ci sarete rimasti davvero male o avrete pensato che non vale la pena combattere, insistere, provare a rendere migliore il mondo di coloro a cui le cosa stanno bene così come sono.

Ma cosa significa davvero questo termine? Quando è nato? È un vanto o un disonore essere ascritti alla grande famiglia dei “complottisti“? E tutti i complottisti sono uguali? E i complotti… esistono? Una domanda scontata, quest’ultima, resa purtroppo accettabile dalla tendenza sempre più evidente a considerare i complotti come unicorni, magici cavalli alati, chimere partorite dalla fantasia di personalità immature, con un QI poco lusinghiero. “I complotti non esistono“, dicono i fact checker: “sono una invenzione di menti paranoiche e ignoranti, che non credono nella scienza e nella logica“.

Elogio del Complottista: il libro di Francesco Carraro per Byoblu Edizioni.

Francesco Carraro, avvocato da lungo tempo noto e amato, anche dal pubblico dei cosiddetti “complottisti“, autore prolifico di best seller usciti con Byoblu Edizioni, mette la parola fine a una discussione surreale che ha occupato le scene anche troppo. “Elogio del complottista“, la sua ultima fatica, si pone come un punto di riferimento essenziale sul “complottismo“, sui “complotti” e sulle tecniche usate dal sistema per marginalizzare il dissenso, smontate una ad una, minuziosamente, con tutte le fallacie logiche di cui sono portatrici, con una sezione scelta sui complotti della storia che sono lì a testimoniare come la più grande operazione di cancel culture, oggi, sia proprio il tentativo di far credere a tutti che al mondo i complotti non esistano, che tutto sia fatto per il nostro bene, che tutti coloro che posseggono mezzi e risorse per indirizzare i destini dell’umanità agiscano in maniera trasparente e secondo finalità pubbliche.

I complottisti sono minoranze “riottose” che osano pensare fuori dal recinto del pensiero dominante. Hanno un pregio cruciale: sono portatori sani del “virus” del dubbio sistematico, del pensiero critico e della diffidenza, qualità sempre più rare nell’uomo-massa conformista di oggi.

L’obiettivo di “Elogio del Complottista” è riscoprire le componenti positive dei “complottisti“, spesso demonizzati a priori. Analizzando con obiettività questa categoria così bistrattata, anche chi non vi si riconosce potrebbe scoprire aspetti positivi e imparare un approccio più maturo e accorto verso i fatti dell’attualità. Il viaggio tra le pagine di Elogio del Complottista porterà forse ad amare il complottista che è, o dovrebbe essere, in ognuno di noi.

Quanti tipi di complottisti esistono?

Carraro analizza approfonditamente il significato e l’uso della parola “complottista“, individuando tre categorie di soggetti a cui viene applicata:

  1. Complottisti in senso stretto: coloro che effettivamente tendono a interpretare ogni evento come frutto di un complotto.
  2. Complottisti in senso assurdo: chi dà credito a teorie incredibili e fantasiose.
  3. Complottisti in senso critico: individui che, mossi da ragionamenti razionali, mettono in dubbio o criticano le versioni ufficiali e le decisioni prese lontano dai luoghi istituzionali.

Establishment e mainstream utilizzano la parola “complottista” per indicare indistintamente queste tre categorie molto diverse tra loro, con lo scopo di delegittimare i complottisti in senso critico, accomunandoli indebitamente ai complottisti in senso assurdo. In questo modo si instilla l’idea che ogni presa di posizione critica sia folle e infondata.

Il testo “Elogio del Complottista” è dedicato a rivalutare e riabilitare la figura del “complottista in senso critico”, dimostrando che dietro questa etichetta spesso si nascondono soggetti che legittimamente esercitano dubbio, pensiero critico e denuncia di incongruenze del sistema, senza per questo necessariamente teorizzare l’esistenza di complotti.

Elogio del Complottista: l’erede della tradizione socratica.

In cima al post potete vedere la mia intervista a Francesco Carraro, della quale non posso non anticiparvi la chiusura:

il complottista in senso critico è a tutti gli effetti l’erede di quella tradizione di pensiero critico occidentale che affonda le proprie radici nella nascita della filosofia greca. Era gente che si rifiutava di credere ai miti, cioè nei racconti fantasiosi sulla realtà. Voleva vedere la verità dietro alle apparenze. È così che nasce la filosofia. È la culla della nostra civiltà. Il complottista odierno in senso critico è esattamente l’erede di quella tradizione. Dobbiamo riprendere coscienza dell’importanza dei nostri padri spirituali, morali, intellettuali, e capire così che quando ci danno del complottista ci stanno in realtà facendo un complimento”.

Puoi leggere “Elogio del Complottista“, di Francesco Carraro per Byoblu Edizioni, qui: https://leggi.byoblu.com/carraro