Elon Musk e Mark Zuckerberg: solo due miliardari?
Elon Musk e Mark Zuckerberg non sono semplicemente due “miliardari”, come qualcuno li apostrofa in maniera riduttiva. A parte il fatto che oggi, secondo la classifica in tempo reale di Forbes, Zuckerberg, con i suoi 107 miliardi di dollari, è l’ottava persona più ricca del pianeta Terra, mentre Musk al momento è l’uomo più ricco in assoluto, con 225 miliardi. Definirli “miliardari” insomma è come paragonare Giove a Plutone solo perché entrambi sono pianeti.
A parte questo, dicevo, si tratta di due esseri umani rappresentativi di un’epoca che, volenti o nolenti, lasceranno traccia negli annali della storia. L’uno per avere inventato il social network per antonomasia, Facebook, l’altro per la Tesla e per i suoi investimenti nello spazio, e anche – adesso – come sfidante di Zuckerberg, avendo acquisito il controllo di Twitter. Per la loro importanza nelle dinamiche sociali ed economiche, sono sempre sulle pagine di tutti i giornali e sono sempre a colloquio con i capi di Governo o a riferire in Parlamento. Zuckerberg è stato più volte chiamato a rispondere alle domande del congresso degli Stati Uniti d’America, e Musk ha appena finito un giro di colloqui in Italia, anche con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Nel bene e nel male, per la loro forza e per la capacità di incidere, di fatto svolgono un ruolo di consulenti privilegiati e dunque entrano di prepotenza nei processi di governance mondiale.
Elon Musk e Mark Zuckerberg: perché la sfida
Cosa succede adesso? I due hanno deciso di sfidarsi in un combattimento di arti marziali miste. Zuckerberg è un sostenitore del capitalismo di sorveglianza, che è un sistema economico in cui le aziende raccolgono dati sui loro utenti e li utilizzano per servire pubblicità mirate. Musk è un critico del capitalismo di sorveglianza e crede che le tecnologie dovrebbero essere utilizzate per migliorare la vita delle persone, non per sfruttarle. Detta così, non ci sarebbero dubbi sulla parte dalla quale schierarsi.
La sfida, lanciata da Elon Musk con un tweet, è stata immediatamente raccolta da Mark Zuckerberg. Almeno all’apparenza. È ragionevole pensare che i due si siano messi preventivamente d’accordo. Una delle finalità è sicuramente attirare l’attenzione su un tema decisamente controverso. Da una parte i globalisti tecnofili e i liberisti sfrenati per cui l’unica legge è quella del mercato e gli uomini sono risorse da cui estrarre denaro. Dall’altra quelli che vogliono limitare l’uso della tecnologia a degli algoritmi alle attività che possono migliorare la vita delle persone. Ma non è tutt’oro quello che luccica: Musk è stato accusato di spremere i suoi dipendenti come arance, e di non contribuire a diffondere la cultura della qualità della vita.
Musk e Zuckerberg: la sfida al Colosseo?
Accade che i due vogliano realizzare questa sfida a Roma. Si parla del Circo Massimo o del Colosseo. Per il Governo, questa è un’opportunità per fare pubblicità al nostro Paese e alla capitale. Tenete presente che l’evento, se si farà, verrà visto veramente dappertutto. Questo significa soldi, turismo, un migliore posizionamento del Made in Italy e nuove possibilità di fatturato per le aziende italiane. Insomma, tutto fa brodo per aumentare il Pil.
Per le opposizioni – sì, perché anche questa è un’occasione per fare polemica politica – si tratta di svendere i luoghi sacri della cultura a due “miliardari” (come li chiamano loro). Non si fa. Roma non è un luna park. La cultura e i musei a cielo aperto devono essere rispettati religiosamente, entrandovi come si entra in chiesa.
Dal canto loro, Elon Musk e Mark Zuckerberg hanno puntualizzato che al luogo prescelto, teatro dell’evento, sarà tributato il massimo rispetto, che le angolazioni delle riprese inquadreranno solo elementi architettonici storici e non moderni, cioè l’antica Roma (qualcuno vocifera che potrebbe essere anche Pompei). E soprattutto… che doneranno almeno cento milioni di dollari. Il Ministro della Cultura Sangiuliano ha parlato di due importanti ospedali pediatrici.
Perché vogliono farlo proprio a Roma o a Pompei? Perché vogliono che l’evento si richiami ai gladiatori e alle loro epiche sfide. La sfida potrebbe svolgersi addirittura in una gabbia, e certo: quale miglior teatro del Colosseo, o del Circo Massimo, per realizzarlo?
Musk, Zuckerberg, il Colosseo e la storia
Ora, il Colosseo era nato proprio per questo: era un’arena. E chiunque abbia familiarità con la locuzione latina “panem et circenses”, sa che al Colosseo si svolgevano eventi che dovevano divertire i romani, e distrarli così dai veri problemi. Che senso ha impedire a un luogo storico di esercitare la sua funzione naturale (storica), in nome del rispetto della storia e della cultura? Se al Colosseo si sfidavano gladiatori, soldati, qualcuno dice che si facessero perfino combattimenti navali, perché mai oggi bisognerebbe impedire una sfida fisica per realizzare una sorta di “certamen”, cioè una sfida a colpi di versi in latino, come suggerisce di fare il Ministero della Cultura? Non è questa, piuttosto, una violenza sulla storia?
Se è possibile riportare il Colosseo al suo antico splendore, facendone rivivere il carattere epico, all’interno di un evento che certamente non ne mette a rischio l’integrità fisica, ma che lo riporterà al centro dei riflettori di tutto il mondo, per di più contribuendo con cento milioni di dollari ai reparti degli ospedali pediatrici, vittima dei disastrosi tagli alla sanità degli ultimi decenni, francamente opporsi rappresenta una posizione antistorica e ha il sapore di una strumentalizzazione politica.
La storia siamo noi
La storia non si ferma. La storia si scrive giorno dopo giorno. A differenza dei morti, che non possono resuscitare, i luoghi della storia possono tornare a vivere, e guadagnarsi nuove pagine sui libri a venire. Che ne direste se fra duemila anni, anziché parlare di Roma sempre e solo per gli antichi romani, i leoni, Nerone… sulle pagine dei libri di storia non si racconti anche di come il Colosseo abbia continuato ad esprimere la cultura del suo tempo, nei secoli successivi, continuando a richiamare un pubblico enorme che accorre per guardare eventi epocali, che accendono i riflettori su temi importantissimi come, in questo caso, il capitalismo della sorveglianza? E se mentre facciamo tutto questo, riuscissimo anche a dotarci di servizi essenziali più efficienti e a rilanciare l’Italia nel mondo?
“La storia siamo noi”, cantava De Gregori. E allora questa storia, anziché continuare a leggerla, ogni tanto la si può anche scrivere. L’evento mondiale rappresentato della sfida tra l’uomo più ricco del mondo e uno dei primi dieci è un nuovo capitolo possibile. Se avete altre idee, fatevi avanti. Ma prima di rinunciare a questa – sarà che mi piace vincere facile – pensiamo ai bambini nei reparti che hanno bisogno di attrezzature mediche funzionanti. Un domani potrebbero essere i vostri.
Questi due buffoni che fanno la lotta come i bambini fanno parte di un mondo di deficienti (Occidente/Accidente/Uccidente) pieno di gente che si lascia prendere per il culo invece di prenderli a calci in culo. Ovviamente hanno scelto l’Italia, una volta bell’Italia, adesso l’italietta ignorante da prendere per il culo e sfruttare in ogni occasione.
Un saluto dalla Casamance (Senegal).
LA VITA E’ BELLA!!!
mi sembra un evento positivo.Se “affittano congruamente il sito” aiutano anche una Nazione che sta boccheggiando.Il Colosseo era il luogo delle battaglie.Ignoranti sono quelli che lo vogliono blindare come un feticcio.Purchè non si guasti nulla.
I problemi in gioco,inoltre sono tempi scottanti e degni di essere immessi,proposti alla società superficiale di gente che si nutre solo di “Calcio”,Ciclismo,svaghi futili,senza senso.Da certe aree politiche si vuole anestetizzare il Popolo non educandolo ad una criticità,politica,culturale,esistenziale.Per paura che la gente si “svegli” e possa diventare troppo critica nei confronti di governanti e politici inetti,incapaci quando non anche disonesti.Ciò che i politici tempono veramente è un popolo che “fa andare la testa autonomamente” e non è più imbambolato dai mass media di potere.
Mah per quanto riguarda la storia che è stata scritta dentro al Colosseo non è storia di cui andare così fieri( es. Gente massacrata per il divertimento e il super poter dei Cesari) ed è evidente che questi due personaggi si identificano proprio in questi Cesari. Non pensano che abbiano scelto questo luogo per confrontarsi in termini democratici, allora avrebbero potuto scegliere l’Agora di Atene. La storia del Colosseo è storia in realtà di un’umanita che desiderava mostrare la sua potenza e forza, ma era moralmente decaduta.
Il fatto che la repubblica italiana debba accettare di rispolverare questo scenario per soldi per due ospedali pediatrici non suona per niente bene… quale potrebbe essere lo scambio successivo?
Scusa, ma allora se devi leggerla così, tanto vale radere al suolo il Colosseo ed ogni altro sito archeologico che rappresenti il passato dal quale ti vuoi separare, anziché sfruttarlo economicamente grazie al turismo e ai biglietti. Non si può sempre estremizzare tutto. Qui parliamo di un evento di intrattenimento. E di cento milioni per gli ospedali. Bisogna essere pragmatici. Chiideranno il Colosseo, dopo la tua esternazione? No. E allora, che almeno paghino bene.
Ma non esiste proprio.
Claudio,dopo che quel delinquente ti ha(ci ha) censurato,screditare,diffuso infamie sul blog prima e su Byoblu poi tu vorresti dargli la possibilità di venire qui,il più bel paese del mondo,dove si è fatta la parte più importante della storia europea per un loro gioco stupido da bambini capricciosi?
Ma stai scherzando?
Per 100 cazzi di milioni di euro ci svendiamo come la peggiore delle meretrici?
Ma vuoi mettere la soddisfazione di dirgli di NO,TU NON VIENI QUI A SODDISFARE UNTUO CAPRICCIO,NEMMENO PER 500 MILIONI,NEMMENO PER TUTTO L’ORO DEL MONDO CAZZO.
ADRIANO,AUGUSTO,CESARE CI STANNO GUARDANDO.
Sbattergli in faccia la loro pochezza di fronte alla Storia! Che soddisfazione sarebbe.
Per inciso nemmeno a Pompei,arena di Verona,nessun posto.
Se ne vadano nel deserto del Mojave a picchiarsi,ste due teste di cazzo.
Chii vivrà vedrà…
Il liberismo è l’affermazione più evidente di un concetto primordiale e primitivo di convivenza fra gli uomini. In questo tipo di società i più dotati intellettualmente, i più prepotenti, i più scaltri possono fagocitare i meno intelligenti, i più miti. Questo tipo di società ha permesso a singoli individui di possedere ricchezze inimmaginabili e a lasciare interi popoli nell’indigenza e nella miseria.
Dovremmo prendere questa occasione per mettere in evidenza queste assurdità e rimarcarle durante questa sfida, dato che verrà seguita in tutto il mondo.
Ma perché date spazio a questi buffoni?
Già il mondo è pieno di persone che NON HANNO capito un ca…!
Tutto gira sui soldi ed il potere ed il popolo cojone ( per citare Trilussa ) lì a tifare un pirla o un altro pirla
Il mondo, e i soldi, girano sempre intorno ai buffoni. Ce ne sono tanti che tirano calci ad un pallone. Qui si parla di sistemare gli ospedali per i bambini. Una cosa che lo Stato non farà mai.
Claudio Messora, sei fin troppo lucido e troppo insistente. Questi non sono consulenti di governi ma si impongono ai governi, regalando qualche spicciolo a manca e a dx. Spesso chiamando in causa i bambini. La posta in gioco è sicuram molto alta se gli stessi padroni si abbassano a fare i buffoni. Pochi conoscono le poste in gioco. Quelle usciranno soltanto dopo. Una sembrerebbe certa. Pare che Musk abbia scelto la Sardegna come luogo ideale per accumulare e processare tutte le batterie del pianeta. Una ventata di salute per i bambini sardi.
perche non “combattono contro la fame nel mondo”?
In questo momento storico ci sono tanti “matti da legare”….stiamo a guardare con compassione
Non è detto che non lo facciano già. Non lo so. Non li sto difendendo. Dico solo che se vogliono fare un incontro in un posto destinato originariamente a questo, e possono rilanciarlo turisticamente, ammodernando nel contempo con ben cento milioni due ospedali per i bambini, che diversamente resterebbero così come sono… beh pensiamoci.
No,Claudio dobbiamo combattere proprio perché sia lo Stato a pensare agli ospedali e non 2 buffoni capricciosi,che oltretutto,ti ricordo,che ti hanno censurato e denigrato.
Beh, allora alzerei la posta: 200 milioni? 300? 500? Un miliardo? Tanto a loro che glie fa?
Non so bene dire perché, ma a me pare una cagata pazzesca.
Infatti è quello che è. Si stanno divertendo. Possono. Almeno rifacciamoci casa a spese loro, no?
Io , la stimo Messora e sono anche un vostro contribuente ,ma il fatto che lei riduca tutto alla pubblicità e al denaro che si incasserebbe dalle donazioni di questi due signori , mi delude. Lei presenta l’Italia come un paese talmente FINITO da non avere neanche 200 milioni di euro per gli ospedali Pediatrici .La sua opinione ci mostra come un popolo , oramai di accattoni , che hanno bisogno dell’elemosina altrui. Eppure il governo precedente è stato capace di buttare al vento 300 milioni di euro per i famosi banchi a rotelle e quello attuale foraggia la guerra in Ucraina addirittura a colpi di miliardi di euro.
Non abbiamo bisogno delle buffonate di questi due miliardari , che servono sicuramente ai loro scopi , ma anche ad umiliare NOI , il Popolo Italiano.
Signor Nicola, i Fori Imperiali sono gestiti da anni da società straniere, e i luoghi dell’antica Roma sono affittati per poche migliaia di euro ogni anno a decine di registi per i loro film, a decine di partiti per le loro manifestazioni e a decine di cantanti per i loro concerti. Dunque cosa dovremmo fare: impedire uno di questi affitti che porterebbe, oltre al costo del “noleggio”, anche 100 milioni di dollari?
Sappiamo tutti quali sono le geometrie del mondo. Ve le abbiamo raccontate noi in almeno 15 anni di lavoro. Ma qui si tratta di essere pragmatici e di non lottare contro i mulini a vento per partito preso. Tra avere cento milioni da destinare a ciò che serve, in cambio di una delle concessioni che si fanno decine di volte tutti gli anni al costo di un’elemosina (quelle sì), e non avere un centesimo perché lo Stato i soldi agli ospedali li toglie, e non li dà (lo sa, vero, che la sanità pubblica viene distrutta da decenni?), io che cerco di mantenermi lucido scelgo una soluzione non ideologica, e scelgo di aiutare i bambini a guarire. Sbaglio?
Poi c’è un equivoco di fondo: loro non hanno detto: “volete i soldi per gli ospedali? Dateci il Colosseo!”. Hanno detto semplicemente di essere disposti a pagare cento milioni di euro, anche come donazione a chi vogliamo noi. Probabilmente gli ospedali pediatrici sono stati una nostra proposta di destinazione.
Cerchiamo di mantenerci lucidi.
Tanti commenti mi sembrano paragonabili a quel detto del “marito che per far dispetto alla moglie si taglia le palle”: se sarà una messinscena lo vedremo poi, no? Non stiamo qui a fare sempre dietrologia su ogni cosa, non andiamo avanti sempre col freno a mano tirato.
Non si tratta di farci fare un vaccino che poi se avesse effetti collaterali, non esiste un antidoto, ma si tratta semplicemente di noleggiare uno spazio fatto apposta per gli spettacoli, che se per una volta ne fanno uno che a voi non piace… chi se ne importa. Finito lo spettacolo è di nuovo li come prima.
Se la loro offerta economica è adeguata (non so quanto costi di solito per fare uno spettacolo in un posto esclusivo come il Colosseo) non stiamo a giocare al rialzo, che sembra un patetico mercanteggiare.
Vediamo cosa hanno da dirsi questi due signori, io sono curioso. Avranno qualcosa di interessante da dire se spendono questi denari e se si mettono in mostra: un ricco non butta mai via i soldi, quando li spende sa bene per cosa.
Mah, siamo poi sicuri che questi soldi finiranno davvero nei due ospedali da ricostruire o è la solita cosa all’Italiana, cominceranno i lavori, poi misteriosamente non verranno finiti e i soldi spariranno nel nulla? È solo un’ipotesi.
Un’ipotesi credibile, in Italia. Si tratterebbe di pretendere una rendicontazione capillare e la massima trasparenza.
concordo con Messora……e poi, al momento, il Colosseo sarebbe ancora nostro! Utilizziamolo al meglio, almeno fino a quando non ci verrà espropriato (vedasi Grecia). Anzi, l’evento così proposto per l’importanza che riveste il tema su cui dibattere, se seriamente sviluppato in questa millenaria “location”, non può che accrescerne il valore sociale. Magari farà da stimolo per i tanti “dormienti”!